Disturbo Ossessivo Compulsivo

Caratteristiche del DOC 

Il disturbo ossessivo-compulsivo è una patologia caratterizzata da livelli di ansia elevati, generati tipicamente da un pensiero (o immagine) definito "Intrusivo". Il pensiero ossessivo presenta specifiche caratteristiche, quali: intrusività, involontarietà, egodistonia (ciò che mi trovo ad avere in mente è qualcosa che non riconosco come appartenente al mio modo di essere o di pensare). Proprio per tali ragioni, l'ossessione è qualcosa che viene vissuta come fortemente perturbante e angosciate tanto da necessitare un rapido provvedimento volto ad annullare l'ansia indotta e a cancellare ciò che l'ha determinata. Parliamo in questo caso di compulsioni: meccanismi mentali o agiti che il paziente sente l'obbligo di attuare per liberarsi dalla condizione perturbante e "ripristinare l'equilibrio".

Il meccanismo del binomio ossessione-compulsione è, tuttavia, estremamente disfunzionale: ossessioni e compulsioni diventano presto una gabbia che toglie progressivamente libertà e tempo alla persona. Si instaura così un circolo vizioso in cui l'ansia risulta essere l'elemento costante o, comunque, scatenato dalle più insignificanti situazioni con un progressivo incremento delle compulsioni nel tentativo invano di contenere l'aumentato stato di ansia. Si rischia così di incorrere nella dinamica dell'evitamento: evitare situazioni, ambienti, persone ecc. che si teme possano indurre pensieri/immagini ossessive, per non incappare nell'estenuante meccanismo della compulsione.

 

Incidenza 

Il DOC costituisce la IV° malattia mentale in termini di frequenza, con una prevalenza nella popolazione generale compresa tra il 2-3%.

L’età di esordio è generalmente intorno ai 21 anni (19 anni per i maschi e 21 per le donne), anche se non è raro l’esordio in infanzia in circa il 21% dei pazienti.

 

 

Fattori causali 

Il DOC ha una patogenesi multifattoriale, in cui giocano un ruolo sia fattori ambientali che genetici. In termini di ereditarietà si stima che i famigliari di primo grado di un paziente affetto da DOC abbiano un rischio circa 6 volte superiore alla restante popolazione di sviluppare il disturbo.

 

Terapia del DOC

 

È importante sapere che l’effetto positivo di gran parte dei medicamenti prescritti in caso di disturbo ossessivo compulsivo si manifesta pienamen- te solo dopo parecchie settimane. Ci vuole molto tempo perché i processi metabolici alterati si normalizzino di nuovo nel cervello. Per questo motivo il medicamento va assunto regolarmente, e non va interrotto anticipatamente e arbitrariamente perché nei primi giorni non si è manifestato ancora nessun effetto positivo. L’efficacia può essere valutata solo dopo 8 –10 settimane; dopo 3 mesi circa il medico valuta l’efficacia del medi- camento assunto.      Dato che la malattia richiede una cura prolungata per almeno sei mesi, è sconsigliabile interrompere il trattamento subito dopo il miglioramento. Il rischio di recidiva dopo un così breve periodo di trat- tamento è alto. Non creando alcuna dipendenza, gli SSRI possono essere assunti senza problemi per un lungo periodo. 

In termini terapeutici, la letteratura scientifica indica come migliore trattamento l'associazione di terapia farmacologica e Terapia Cognitivo-Comportamentale.

L'acquisizione dell'insight (ovvero, la consapevolezza di malattia) risulta centrale per lo sviluppo di un utile e corretto percorso di cura e, in tal senso, i gruppi psicoeducazionali possono essere un valido aiuto per il paziente.

 

Terapia cognitivo comportamentale

La terapia comportamentale (TC) è una procedura con la quale si dovrebbero ridurre i problemi e ampliare la capacità d’agire. Essa comprende modifiche dell’ambiente e dell’interazione sociale. L’obiettivo è lo sviluppo e la promozione delle capacità personali. La TC si distingue dalla psicoanalisi perché essa parte dal presupposto che i comportamenti siano appresi. Nella TC, il comportamento anomalo viene considerato un problema di vita che dovrebbe essere modificato con l’uso di principi comportamentali e apprenditivi. Rappresentando la sintomatologia ossessivo-compulsiva un gioco di alternanza tra la personalità del paziente e il suo ambiente, il trattamento richiede l’esame delle «condizioni di vita» individuali. 

Nel principio del confronto degli stimoli, i sintomi ossessivo-compulsivi vengono scatenati sistematicamente con l’aiuto del terapeuta, ad es. lasciare la casa senza controllare o creare disordine senza poi rimettere a posto. 

Si lavora insieme per impedire e modificare le successive reazioni. 

Gli approcci di tipo comportamentale hanno mostrato buoni tassi di risposta nei pazienti affetti da disturbi ossessivi compulsivi. In combina- zione con la terapia medicamentosa la riduzione dei sintomi è stata soli- tamente ancora migliore. 

 
 

 

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© Dott.ssa Irene Lucia Vanelli Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria Io sottoscritta Dr.ssa Irene Vanelli nata a NOVARA (NO) il 06/01/1982 autocertifico, ai sensi della legge 16 giugno 1988 n°191 e d.p.r. 20 ottobre 1998 n° 403, quanto segue: Di aver conseguito il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno 2008 presso l'Università Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro. Di aver conseguito l'abilitazione all'esercizio professionale nell'anno 2009 presso l'Università Vita Salute San Raffaele . Di essere iscritto all'ordine professionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Novara dall'anno 2008 al numero 3942. Di aver conseguito il diploma di specializzazione in Psichiatria nell'anno 2015 presso l'Università Vita Salute San Raffaele. Sito personale: http://www.irenevanelli.it www.milanopsichiatra.com P.iva 02431400031, Sede legale Galleria del Corso, 4 20122 Milano Privacy e cookie: Questo sito NON utilizza cookie di profiliazione.